Si organizza il sabato sera con F. e M. per una visione collettiva di musical americani in vista di un esame di letteratura inglese.
Il programma è: M. mi passa a prendere e raggiungiamo casa di F. che è solo soletto, ci mangiamo una pizza e ci vediamo almeno un paio di film.
F: “Abito in zona San Giovanni”
Ah vabbè vicino.
Tempo impiegato per arrivare da San Lorenzo a Piazza Zama: un’ora. In macchina, non a piedi eh.
Svolte sbagliate: una ventina, numero approssimativo arrotondato per difetto.
Telefonate fatte o ricevute per capire dove cappero dovessimo passare: almeno cinque, di cui una a mio padre.
Quantità di pizza mangiata: un metro. Tre gusti.
Bottiglie di vino bevute: una. Rosso frizzante.
Numero di ciambelline al vino inzuppate nel rosso frizzante: almeno tre, per quanto mi riguarda.
Chiacchiere fatte e stronzate dette: innumerevoli.
Risate: a vagoni.
Film visti in tutta la serata: zero.
Film scroccati in prestito a conclusione della serata: uno.
Immagine cult della serata: F. che ci guarda arrivare con le mani nelle tasche scuotendo la testa rassegnato.
Imitazione cult della serata: il prof M. all’esame di F., lo fa u g u a l e.
Rivelazione shock della serata: le fan quattordicenni di F. che si tramandano di generazione in generazione la passione (e lo pedinano, presumibilmente).
Ora di rientro: 02.30 del mattino.
M. “No però non facciamo tardi che devo studiare…”
Certo
E poi capisci a che livello di esaurimento da blog sei arrivata quando neanche rientri che già cominci a scrivere nella tua testa l’intervento da pubblicare. Nel mio caso ce lo avevo quasi tutto pronto ancora prima di aprire il portone di casa, ieri notte.
Semplicemente adorabile!
Ho sorriso per tutto il tempo!
Era precisamente questo lo scopo 😀
🙂 La frase:”No ma non facciamo tardi, mi raccomando, che domani devo studiare” mi è alquanto familiare… 😀
Ahaha si anche a me!
Ciao cioccolove, benvenuta! Ho curiosato sul tuo blog, è molto bello, ci verrò spesso 🙂