In questi giorni io leggo -a ondate successive, diciamo-, lavoro senza troppa convinzione ma con lena, mi sveglio con il mal di gola, rimprovero il cane perché abbaia ai gatti, mangio quantità spropositate di yogurt magro e non so perché, cammino a piedi nudi per casa, parlo incessantemente ma solo nella mia testa, navigo un po’ su internet poi mi stufo e il portatile mi fa caldo, sfoglio i libri incerta su come quando dove perché studiare, scatto qualche foto, accarezzo il gatto, sbircio il tramonto per vedere com’è questa volta, sudo e sono contenta di sudare, alimento il mio odio per il digitale terrestre che sgrana quando c’è il film che voglio vedere, e scado comunque frequentemente nel turpiloquio ogni qualvolta la tv è accesa, ho un rapporto conflittuale con il telefono sia quando squilla che quando è muto, mi ostino a fare un po’ d’ordine, continuo a mettere crema sulle mani desiderando una pelle meno sensibile ai saponi, però poi me le lavo, poi ce la rimetto, poi me le rilavo…
Ecco.
Mi sento molto vicino a te e fraternamente solidale nell’odio per il digitale che sgrana. Qua da me le bestemmie fioccano, da ogni componente della famiglia.
Primo o poi lo frullerò dalla finestra. Che muoia il decoder con tutta la televisione.
Siamo tutti molto meno lontani e diversi di quello che crediamo. Le tue parole mi raccontano.
E questo mi fa molto piacere saperlo – fa bene ricordare di non essere poi tanto diversi da qualcun’altro, per molti motivi! Un abbraccio 🙂
Bene, allora facciamo tutti le stesse cose 🙂
Anche tu vai avanti con crema per le mani?
Effettivamente… O se non proprio le stesse, molto simili… E se non tutti, tu, io e lui (per esempio, invece della crema, io vado avanti col burrocacao per le labbra sempre spaccate).
Ti sei raccontata tantissimo in queste parole. 🙂
Dici? Soprattutto per lo yogurt direi, quest’anno la Vipiteno rialzerà i prezzi a causa mia.
😀
Rischi che si corrono! Non si può proprio rinunciare allo yogurt in certi periodi!