Di Kundera ho letto solo L’insostenibile leggerezza dell’essere, almeno per quanto riguarda la narrativa; ma stando ai suoi scritti teorici mi viene da pensare che il suo stile non cambi molto, e se cambia lo fa solo per una maggiore maturità di scrittura. Questo libro è considerato il suo “manifesto” e posso capire perché.
A me è piaciuto molto, per quanto non si tratti proprio di un libro piacevole (non ha una trama che prende – anzi, quasi non ha trama – o personaggi accattivanti, né uno stile di scrittura in qualche modo originale) : è un libro per pensare. Molto introspettivo, particolare (uno dei capitoli è scritto a mo’ di lista di parole chiave, per dire) e non mi stupisce che per alcuni appaia inutile, come ho letto in qualche recensione, perché sembra non voler dire niente, non avere conclusione. Ma è proprio questo il punto: a Kundera non interessa dare risposte o esprimere verità assolute, perché non ne ha. Gli interessa indagare le possibilità dell’esistenza umana, in una realtà che è indeterminata e ambigua. L’autore sta lì e osserva, e cerca di interpretare quel che vede. Per me è affascinante.
Spero di essere stata utile. Tu come stai? 🙂
Più che utile. Io ho letto “L’identità” e diciamo che il suo modo di fare e di scrivere è sicuramente molto particolare. Avevo sentito dire che il suo manifesto come dici tu, era un pochino pesante e allora volevo un consiglio. Grazie! 🙂
Io comunque sto fisicamente rilassata, moralmente in fase di ripresa. Tu? Tra esami e quant’altro?
A dispetto del titolo, proprio leggero non è (e infatti è “insostenibile” :D) però per me merita, e non mi è “pesato” molto 😉
Io avrei una certa voglia di essere rilassata e invece devo farmi sotto! Esami in vista, ma questa volta con le scadenze – e io odio le scadenze! Ma ce la posso fare!
Che bell’esame hai (anche se immagino la mole in rapporto al tempo)! A volte mi manca avere esami per i quali dover leggere. Ormai leggo davvero troppo poco e questo è male.
In bocca al lupo!
Si, almeno questo a Lettere ogni tanto deve pur capitare! Che si legga! Non succede poi così spesso – leggevo di più al liceo, incredibile ma vero.
Certo è un bel po’ corposo e mi ha portato via quasi tutto agosto, ma non è stato tempo perso, anzi! Mi è piaciuto. Speriamo che la professoressa se ne accorga 😀
Com’è l’insostenibile leggerezza dell’essere? Di Kundera ho letto un altro libro ma vorrei capire se cambia il suo stile da libro a libro.
Di Kundera ho letto solo L’insostenibile leggerezza dell’essere, almeno per quanto riguarda la narrativa; ma stando ai suoi scritti teorici mi viene da pensare che il suo stile non cambi molto, e se cambia lo fa solo per una maggiore maturità di scrittura. Questo libro è considerato il suo “manifesto” e posso capire perché.
A me è piaciuto molto, per quanto non si tratti proprio di un libro piacevole (non ha una trama che prende – anzi, quasi non ha trama – o personaggi accattivanti, né uno stile di scrittura in qualche modo originale) : è un libro per pensare. Molto introspettivo, particolare (uno dei capitoli è scritto a mo’ di lista di parole chiave, per dire) e non mi stupisce che per alcuni appaia inutile, come ho letto in qualche recensione, perché sembra non voler dire niente, non avere conclusione. Ma è proprio questo il punto: a Kundera non interessa dare risposte o esprimere verità assolute, perché non ne ha. Gli interessa indagare le possibilità dell’esistenza umana, in una realtà che è indeterminata e ambigua. L’autore sta lì e osserva, e cerca di interpretare quel che vede. Per me è affascinante.
Spero di essere stata utile. Tu come stai? 🙂
Più che utile. Io ho letto “L’identità” e diciamo che il suo modo di fare e di scrivere è sicuramente molto particolare. Avevo sentito dire che il suo manifesto come dici tu, era un pochino pesante e allora volevo un consiglio. Grazie! 🙂
Io comunque sto fisicamente rilassata, moralmente in fase di ripresa. Tu? Tra esami e quant’altro?
A dispetto del titolo, proprio leggero non è (e infatti è “insostenibile” :D) però per me merita, e non mi è “pesato” molto 😉
Io avrei una certa voglia di essere rilassata e invece devo farmi sotto! Esami in vista, ma questa volta con le scadenze – e io odio le scadenze! Ma ce la posso fare!
Anch’io non amo troppo le scadenze. La cosa fantastica è che mi sono andata a scegliere un mestiere che è tutto una scadenza ahahah
Un classico 😀
😀
Che bell’esame hai (anche se immagino la mole in rapporto al tempo)! A volte mi manca avere esami per i quali dover leggere. Ormai leggo davvero troppo poco e questo è male.
In bocca al lupo!
Si, almeno questo a Lettere ogni tanto deve pur capitare! Che si legga! Non succede poi così spesso – leggevo di più al liceo, incredibile ma vero.
Certo è un bel po’ corposo e mi ha portato via quasi tutto agosto, ma non è stato tempo perso, anzi! Mi è piaciuto. Speriamo che la professoressa se ne accorga 😀
Dalle modo di accorgersene! 😉