«La scrittura dev’essere scrittura e non algebra; deve rappresentar le parole coi segni convenuti, e l’esprimere e il suscitare le idee e i sentimenti, ovvero i pensieri e gli affetti dell’animo, è ufficio delle parole così rappresentate. Che è questo ingombro di lineette, di puntini, di spazietti, di punti ammirativi doppi e tripli, che so io? Sto a vedere che torna alla moda la scrittura geroglifica, e i sentimenti e le idee non si vogliono più scrivere ma rappresentare, e non sapendo significare le cose colle parole, le vorremmo dipingere o significare con segni, come fanno i cinesi la cui scrittura non rappresenta le parole, ma le cose e le idee. Che altro è questo se non ritornare l’arte dello scrivere all’infanzia? Imparate imparate l’arte dello stile, quell’arte che possedevano così bene i nostri antichi, quell’arte che oggi è nella massima parte perduta, quell’arte che è necessario possedere in tutta la sua profondità, in tutta la sua varietà, in tutta la sua perfezione, chi vuole scrivere.»
Giacomo Leopardi, Zibaldone di Pensieri
(dall’edizione critica a cura di Giuseppe Pacella, vol I, Garzanti, Milano 1991, p. 590-591)
Questo sempre per dire che prima o poi – probabilmente – dirò qualcosa di più articolato, e non solo sulla tesi.
Come va sul fronte tesi? 🙂
Eh, bella domanda! Diciamo che l’influenza di questi giorni non aiuta, insieme a una serie di altre cose. Tra pochi giorni devo avere una risposta importante per cui… speriamo bene! Poi prometto che dico qualcosa! 🙂
Curiosità! 😀 Comunque le difficoltà da influenza sono condivise!
Non ti incuriosire troppo che non è poi così interessante, anzi! 😀
La notte scorsa – o meglio, stamattina – mi sono addormentata all’alba… che nottatacce 😦
Ma a causa influenza o per altri motivi?
E comunque, non sminuire il tuo lavoro! 😀
Causa influenza (che non aiuta poi, se vogliamo, anche con gli altri motivi)
Non sminuisco, ma è innegabile che per i non addetti dev’essere noioso 😉
Beh, io sono curiosissima. Ecco, punto.
Il purismo, per come la vedo io, è bifronte perché può essere conservatorismo di retroguardia, ma anche passione autentica e nostalgia per un ideale che si vorrebbe preservare contro lo spirito del tempo. E nel pensiero che hai citato io ci vedo moltissimo queste ultime, e ci vedo anche il Don Chisciotte che ingaggia la sua battaglia conto i mulini a vento. Sarebbe bello leggere un’appendice contemporanea del pensiero del Nostro, nell’epoca degli sms, di fb e degli emoticons!!! 😉 🙂 ^-^
errata corrige: delle emoticons, altrimenti Giacomo si adira!
Sì è vero. Quell’ “imparate imparate” poi la dice lunga 😉