Persone che odio sull’autobus nella tratta Rieti-Roma e ritorno:
- quelli che parlano ad alta voce al telefono
- quelli che non rispondono al telefono
- quelli che hanno le cuffie nelle orecchie e non sentono il telefono
- quelli che ascoltano musica dal telefono rigorosamente senza cuffiette e a volume inesplicabilmente alto, in modo che tutto l’autobus possa tranquillamente esercitarsi nell’arte dell’invio di colpi e morammazzatti a loro e ai genitori che guarda te se gli hanno insegnato l’educazione (si tratta infatti di under sedici, normalmente)
- quelli che chiacchierano col vicino quando io voglio dormire
- quelli che chiacchierano col vicino urlando e facendo sentire i fatti loro a tutto l’autobus
- quelli che chiacchierano col vicino e basta
- quelli che mi si addormentano vicino e tendono a cadermi sopra
- quelli che aprono il finestrino quando io lo voglio chiuso
- quelli che chiudono il finestrino quando io lo voglio aperto
- quelli che mi chiedono se posso aprire il finestrino che è caldo/chiudere il finestrino che l’aria dà fastidio
- quelli che si alzano senza motivo proprio quando è la mia fermata e mi costringono a scavalcarli con mosse da contorsionista
- quelli che si portano dietro il trolley
- quelli che si lamentano perché porto il trolley
- quelli che hanno tre litri di profumo
- quelli che non si lavano
- quelli che mi guardano male perché ho la borsa sul sedile accanto al mio (e c’è il resto dell’autobus vuoto)
- quelli che mi guardano sospettosi quando tolgo la borsa per farli sedere (e passano oltre)
- quelli che mi si siedono vicino
- [To be continued]
Sono una personcina tollerante, quando prendo l’autobus.
(Ma c’è da dire che non ho mai litigato con nessuno.)
(Finora.)
“Quelli che ascoltano musica dal telefono rigorosamente senza cuffiette e a volume inesplicabilmente alto”: il top del fastidio! (E il 99% delle volte è musica orrenda).
Certo, di quella che ti farebbe sbattere la testa al muro. Tanto per completare il quadro.
E quelli che vogliono fare conversazione parlando di nulla, quando tu riesci solo ad emettere mugugni? 😉
Vero, quelli ancora non li ho messi (ma la lista è in fase progressiva di aggiornamento). Se ne parlava giorni fa: una signora mi diceva che secondo lei i giovani d’oggi (ovvio) non sanno più relazionarsi, conversare, condividere, socializzare; esempio ne era il fatto che sull’autobus stanno sempre per i fatti loro, in genere con le cuffiette nelle orecchie, e non parlano, anzi magari dormono. Che spreco! Lei invece, argomentava, socializza sempre con i vicini di posto, ché chiacchierare le fa passare meglio il viaggio, le fa fare amicizia… insomma, per lei viaggiare senza attaccare bottone con qualcuno non ha senso, anzi è proprio sbagliato, è segno di scarsa capacità di condivisione, uno dei tanti difetti della società odierna.
Ecco, se a me capitasse una persona del genere seduta vicino la mattina alle 7 (ma anche in qualsiasi altro orario) la prima cosa che farei sarebbe infilarmi le cuffiette nelle orecchie, anche se non avessi la benché minima voglia di ascoltare musica.
Ecco, questa non è per niente una caccola! Qui scatta l’odio puro.
Che poi sugli autobus è raro che non ci sia tutto da odiare e tutto da amare.
Vero, vero. Ma ci sono mattine in cui l’odio assume una certa preponderanza 😀 Prova ne è il fatto che comportamenti che normalmente mi danno solo un leggero fastidio diventano improvvisamente causa di incazzature intense, immediate e mediamente prolungate. Ovviamente è tutta colpa del sonno arretrato.
Io però ieri non avevo la scusa del sonno quando ho odiato brindisini che parlavano a voce alta seduti dietro di me nel pullman, e poi milanesotti che facevano lo stesso in aereo sempre dietro di me. La sfiga.
Poi vallo a spiegare a certe signore che si lamentano che i gggiovani d’oggggi stanno sempre con le cuffiette nelle orecchie.
Ma io le cuffiette avrei voluto infilargliele giù per la gola!
Ahahah come biasimarti! (E la signora a quel punto: “ah questi gggiovani d’oggi, che non sanno più mantenere un convivenza civile.. *coff coff…. queste cuffiette in gola danno fastidio, sa?”)
io avrei riassunto il tutto con un bel “odio il treno!”
ciao ricciaaaaaaa!
Cane, il treno è molto meglio del cotral. Anche quando è pieno o ha il condizionatore rotto o parte in ritardo (se non altro non annullano le corse e non trovi traffico, cosa che con il cotral succede spesso e volentieri).
Era ora che ti rifacessi vivoooooo!!