Oggi è il primo giorno di primavera. L’altroieri ho raccolto le prime margherite della stagione, a Roma. Da me le chiamano anche pratoline, ma non so se è italiano o un modo di dire locale.
Le ho raccolte, dicevo, in un parco di Roma. Due tipi stavano tagliando l’erba, e il profumo mi stordiva quasi. Mi piace moltissimo il profumo d’erba tagliata, mi ricorda quando da bambina osservavo mio padre passare il tosaerba nei giardini di casa: prima i fili erano alti e irregolari, a ciuffi, ma poi passava lui e, con grande abbondanza di frastuono, il verde diventava basso, regolare e tenero. Il profumo allora si spandeva e rimaneva dei giorni, più intenso nell’umidità della sera.
Le pratoline nasceranno tra poco anche qui a casa, o almeno spero. Intanto l’altro giorno ne ho raccolte tre, prima che passasse il tosaerba. Le ho rigirate tra le dita mentre camminavo e le ho portate a una persona che mi stava aspettando. Una persona che per me, in questi giorni, è la primavera.
Qualcosa inizia, qualcosa cambia, qualcosa potrebbe finire. C’è primavera da queste parti.
Quant’è bello…
Non mi riesce di dire molto altro per il rintontimento che mi hai procurato! 🙂
Sono contenta di averti procurato un po’ di rintontimento 🙂
Io sono contenta che tu lo stia provando. Sembra evidente, sei rintontita da qualcosa-qualcuno.
Ahaha davvero è evidente?
Eh!
😀
*___*
😀
quando arriverà anche il sole??
Da me sono un paio di giorni che splende beato. Ma non si può mai sapere… ce la sta facendo un po’ sudare, ‘sta primavera 🙂
‘nfatti 😀