Non lo so se questo è amore, davvero non lo so, ma se proprio dovessi dare un nome a quello che sento, mi viene in mente solo questa parola, solo amore.
E non lo so se sarò capace, non so se basterà essere quello che sono, non so se riuscirò a ri-uscire, ogni volta, dalla paura di far del male, o di essere troppo felice – ché così sembra, a volte.
Però so che sono una persona diversa da un anno fa, e se c’è una cosa che dicono tutti è che l’amore cambia le persone. Se è vero, allora mi sa che sono innamorata.
(E sono amata, questo sì, di sicuro.)
Chissà se davvero basta mai essere quello che si è.
Quello di cui sono certa è che l’importante è sentirsi diversi perché vuol dire averne fatta di strada.
Penso spesso all’unico caffè che ho bevuto con te dietro piazza Navona e mi chiedo adesso di fronte a chi starei per esempio domani, quante storie avrebbe da raccontarmi. E il fatto di non riuscire a immaginarlo, mi rende felice.
Sono passata per piazza Navona un paio di giorni fa. L’ultima volta che ci sono stata credo sia proprio quella, quella di quel caffè, che mi è tornata alla mente subito e intensamente. Sarebbe bello replicarla, chissà quante storie sentirei dalla Dorotea di oggi. Ti abbraccio e ti ringrazio 🙂
Sarebbe bellissimo, sì.
Ne approfitto per augurarti un felice 2014. Non è mai troppo tardi per questo augurio.
Che bello leggere questa gioia che scivola fuori da ogni parola, e questo mutamento, che bello. L’ho visto negli occhi di amiche lontane e nei giorni di amiche vicine, quello che dici. Che bello 🙂
Sorrido tanto tanto al tuo “che bello” e lo penso anch’io, che è bello 😀