Nel 1987 a Siracusa c’era la questione del casco.
Era diventato obbligatorio, quindi trovavi posti di blocco ovunque: della polizia, dei carabinieri, qualche volta anche dei finanzieri.
In certi quartieri e in certe scuole di Siracusa, nel 1987 (ma un po’ pure adesso)se qualcuno ti diceva sbirro, finanziere ma soprattutto carabiniere era proprio un insulto, di quelli gravi, tipo figlio di buttana: cioè o era una cosa che ti dicevano gli amici tuoi più stretti, proprio per ridere, oppure significava che chi te l’aveva detto voleva farla finire a legnate, dovevi partire con le botte, combattere per salvare l’onore.
In certi altri quartieri e in certe altre scuole, tipo la mia, questo fatto di dirsi sbirro o carabiniere invece era più che altro una pantomima, uno scimmiottamento: cioè in un certo senso ce lo dicevamo tra di noi per fare i torpi, cioè i grezzi, cioè per…
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