Ero bella a diciannove anni

Ero bella a diciannove anni. Non ero come volevo, eppure ero bella.

Non ero perfetta, e dunque ero bella.

Ho baciato un ragazzo che non ha risposto al bacio. Il rischio c’era, e infatti. Però l’ho fatto lo stesso.

Sorrisi e timori. Sogni ad occhi aperti e battiti accelerati. Amare le cose belle, amare le persone. Un po’ incerta, un po’ no. Scrivere poesie.

Ho nostalgia della me di diciannove anni. Ho per lei un sorriso tenero e un po’ storto. Avrei dovuto trattarla meglio, ma se l’è cavata comunque molto bene. Perché quando avevo diciannove anni non lo sapevo, ma ero bella. Ora che sono passati anni, mi guardo indietro e lo vedo.

La guardo e vorrei dirle che va tutto bene, che sta andando bene, che le paure fanno parte del gioco, che non deve più aspettare. Che è bella.

Mi guardo e vorrei essere un po’ come lei, che poi sono comunque io, quindi mi sa che lo sono già.

E magari sono bella anche adesso. Forse tra qualche anno, quando mi guarderò indietro, lo saprò davvero. Ma intanto.

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Il resto della vita

Nel 2014 avrai la forza di sfuggire a una frustrazione che ti logora e ti addolora da molto tempo. Potrai spezzare per sempre l’influenza che ha su di te. Nei prossimi mesi avrai anche la possibilità di attivare e coltivare un amore che durerà per sempre. Anche se non sboccerà da un giorno all’altro, questo progetto rivelerà in modo inconfondibile la sua capacità di resistere nel tempo. E tu sarai in grado di trovare la fiducia necessaria per dedicarti a esso fino a quando non darà i suoi frutti.

Fuochi d’artificio su San Pietro e lanterne cinesi in ogni porzione d’orizzonte. Lo scorcio di una bella casa dalle finestre nel palazzo di fronte, con le luci spente ma le candele accese, i divani bianchi, i colori soffusi dell’albero addobbato. Però non mi ci vedo tanto, a vivere in una casa così. Fin troppo bella. 

Non fa tanto freddo, ho messo la gonna ma mi abituo presto. Poi adesso stiamo fermi, ma dopo usciamo e camminiamo. Intanto auguri, ce lo diamo un bacio? La prima persona che bacio dopo la mezzanotte è una donna, ma è una gran donna.

Ho mangiato troppo, mi fa male la pancia. La cosa più buona sono state le tartine al burro e salmone che ho mangiato con lui, prima che andasse al lavoro. Tanto lo sappiamo che non mangerai niente stasera – però le lenticchie della nonna le teniamo per domani. Sono uscita prima di lui perché dovevo attraversare Roma per andare dalla gran donna a cena, vino e spumante al seguito. Io già vestita, e già in ritardo, lui ancora in tuta e pensieri in testa, insieme in cucina a mangiare tartine fatte sul momento e bere caffè, guardandosi negli occhi. Poi un bacio rosso di rossetto.

Camminare su Via della Conciliazione alle due del mattino è strano, c’è molta pace. Non aspetto che lui, ma Roma richiede pazienza. A casa alle cinque, e mentre fuori è quasi mattina dentro c’è una candela bianca e lo spumante secco secco.

Il silenzio. Il pranzo di capodanno il pomeriggio alle sei. Una chiesa non molto grande, calda, ci quelle antiche ma ricche, con marmi scuri e stucchi dorati, persone che vanno e vengono perché siamo in centro, ma durante la cerimonia incredibilmente non c’è confusione.

Fuori è notte, c’è Via del Corso, la gente che mangia per strada nei vicoli vicino al Pantheon, le luci, andiamo a Piazza Navona a vedere le bancarelle? Fermarsi a guardare incantati una giostra costruita due secoli fa, è proprio bella. Tornare a casa quando sentiamo troppo freddo anche se stiamo abbracciati, tra il profumo di zucchero filato.

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Harry ti presento Sally è il film che va visto a capodanno, e chi ce l’ha presente sa perché. Se è uno dei tuoi film preferiti lo voglio vedere. I miei “ah, questa scena è troppo bella, guarda eh” e i suoi “no, questa non l’ho capita, me la spieghi?”. Scoprire dei risvolti mai considerati prima, semplicemente perché lo guardo con lui, che ha un punto di vista che mi meraviglia sempre. Canticchiare chiama, anche se è tardi tu… chiama…. insieme al protagonista, come al solito. E poi sentirsi dire tu somigli a Sally… ti chiamerò Sally (che, ecco, sì, è l’uomo della mia vita, è evidente.)

L’ho appena letto e non posso fare a meno di mettervene a parte

“Non riesco a sopportare il pensiero di non essere stato io a inventare le rose”, scriveva il poeta russo Vladimir Majakovskij. Tu non sei egocentrico come lui, Pesci, quindi dubito che avrai mai pensieri così “insopportabili”. E, sempre grazie alla tua mancanza di sfrenato egocentrismo, prevedo che nelle prossime settimane inventerai qualcosa di bello quasi come le rose. La tua capacità di produrre bellezza eterna sarà al culmine. La tua forza creativa lavorerà in sinergia con la tua predisposizione ad amare per regalare al mondo una nuova meraviglia.

Non è bello? Ecco.

Dite “ciiiis”!

Caro Babbo Natale – giacché dal punto di vista climatico siamo lì – per Ferragosto mi porteresti per favore una macchina fotografica di quelle belle e profescional? Quest’anno sono stata buona! E anche qualcuno che mi insegni ad usarla, grazie ciao.

Io quando vado a curiosare in giro dove ci sono belle foto tipo Flickr, tipo, dove tutti mettono le loro foto bellissime, enormi, perfette penso sempre cosa aspetto a comprarmi una macchina fotografica seria e seguire finalmente un corso coi controcavoli.
Poi mi ricordo che non c’ho manco l’occhi pe piagne e tutto diventa più chiaro.
Però che belle le foto belle.