Ero bella a diciannove anni. Non ero come volevo, eppure ero bella.
Non ero perfetta, e dunque ero bella.
Ho baciato un ragazzo che non ha risposto al bacio. Il rischio c’era, e infatti. Però l’ho fatto lo stesso.
Sorrisi e timori. Sogni ad occhi aperti e battiti accelerati. Amare le cose belle, amare le persone. Un po’ incerta, un po’ no. Scrivere poesie.
Ho nostalgia della me di diciannove anni. Ho per lei un sorriso tenero e un po’ storto. Avrei dovuto trattarla meglio, ma se l’è cavata comunque molto bene. Perché quando avevo diciannove anni non lo sapevo, ma ero bella. Ora che sono passati anni, mi guardo indietro e lo vedo.
La guardo e vorrei dirle che va tutto bene, che sta andando bene, che le paure fanno parte del gioco, che non deve più aspettare. Che è bella.
Mi guardo e vorrei essere un po’ come lei, che poi sono comunque io, quindi mi sa che lo sono già.
E magari sono bella anche adesso. Forse tra qualche anno, quando mi guarderò indietro, lo saprò davvero. Ma intanto.