– Sai quella canzone che fa «Se scendi tra i campi di segale, e ti prende al volo qualcuno»? Io vorrei…
– Dice «Se scendi tra i campi di segale, e ti viene incontro qualcuno», – disse la vecchia Phoebe. – È una poesia. Di Robert Burns.
– Lo so che è una poesia di Robert Burns.
Però aveva ragione lei. Dice proprio «Se scendi tra i campi di segale, e ti viene incontro qualcuno». Ma allora non lo sapevo.
– Credevo che dicesse «E ti prende al volo qualcuno», – dissi. – Ad ogni modo, mi immagino sempre tutti questi ragazzini che fanno una partita in quell’immenso campo di segale eccetera eccetera. Migliaia di ragazzini, e intorno non c’è nessun altro, nessun grande, voglio dire, soltanto io. E io sto in piedi sull’orlo di un dirupo pazzesco. E non devo fare altro che prendere al volo tutti quelli che stanno per cadere dal dirupo, voglio dire, se corrono senza guardare dove vanno, io devo saltar fuori da qualche posto e acchiapparli. Non dovrei fare altro tutto il giorno. Sarei soltanto l’acchiappatore nella segale e via dicendo. So che è una pazzia, ma è l’unica cosa che mi piacerebbe veramente fare. Lo so che è una pazzia.
J. D. Salinger, Il giovane Holden (The Catcher in the Rye)
Se una persona incontra una persona
che viene attraverso la segale
se una persona bacia una persona
deve una persona piangere?
Il giovane Holden.
E riprovo, per un attimo, le stesse sensazioni che ho provato leggendolo.
Jill scott – the fact is
quando ero piccola facevano spesso la pubblicità di una merendina (o forse erano fette biscottate?) di segale. Ecco, l’acchiappatore di segale mi ha fatto pensare allo stesso profumo di libertà e possibilità che sprigiona l’infanzia.
Che bella associazione 😀