Sto leggendo un libro stampato nel 1959 dalla Tipografia Editoriale Lucchi di Milano. Era di mia madre, che a sua volta lo ha avuto da una zia.
Ha la copertina di cartoncino plastificato verde scuro, i fogli ingialliti e ruvidi che sanno vagamente di polvere e muffa, con i bordi diseguali e rovinati. Sulla quarta di copertina non c’è né prezzo, né codice, né la biografia dell’autore o simili, ma la pubblicità dei romanzi di un altro autore. La casa editrice è indicata sul dorso con un elaborato stemma raffigurante un albero.
Si chiama “Guerra e Pace” e l’autore è indicato con il nome di Leone Tolstoi.
🙂 anch’io ho un libro di mio papà. ci sono scritte poesie risorgimentali, lui lo “studiava” alle elementari.
è così bello averlo tra le mani.
i libri usati si portano dietro un bagaglio di storie tra le pagine e nei loro odori antichi.
anche per questo adoro le librerie dell’usato. sono estremamente vive.
si anche a me piace tantissimo! solo che la traduzione è un po’ datata. Per dire, la contessa Elena non si chiama mica Elena, è italianizzato. Come Leone, che fa troppo ridere…
Ma è ancora più bello! Diverte! Si avverte ancora di più il senso della storia! 😀
LO ADOOOVOOO! Lo lessi in terza media, e ancora non mi capacito di come. Però l’ho fatto! Poi sono andata in russia, e ho scoperto che effettivamente LEV in russo significa LEONE. 😀
Complimenti per il gusto letterario. Ti consiglio anche Bulgakov, “Il maestro e margherita”. E’ una cosa da leccarsi le dita!
Ottimo! Lo metto in lista!
Ah quindi il caro Leone si chiamava effettivamente così… Voglio andare in Russia anche io! Quanto mi attira quel Paese.